La Via dei Sapori

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La Via dei Sapori conduce alla scoperta della cultura culinaria e delle tradizioni della ‘Campagna romana’. Si parte dalle eccellenze produttive, enogastronomiche, agricole e vitivinicole che contraddistinguono queste terre fino a toccare le varietà dei piatti tipici locali. Le visite in aziende agricole e le lezioni di esperti locali, sono accompagnate da approfondimenti tematici e da workshop di cucina.

Al tema della cucina sono affiancate sessioni legate alla conoscenza socio-culturale del territorio: dai percorsi del cinema italiano a Castel San Pietro, set del film “Pane amore e fantasia”, alle visite turistiche con guide specializzate presso i principali monumenti dei comuni coinvolti. La programmazione viene accompagnata da momenti di condivisione di esperienze enogastronomiche della tradizione e di proiezioni cinematografiche.

I Comuni

LA STORIA

Il Tordo Matto è uno dei piatti più apprezzati di Zagarolo. Non fatevi ingannare dal suo nome. Si tratta infatti di un involtino di carne equina con all’interno un battuto di grasso di prosciutto, aglio, prezzemolo, coriandolo, sale ed altre spezie locali.

Lo sapevi che?

Le campagne di Zagarolo conservano i ricordi di un’antica coltura, si tratta della scorzobianca, un tubero più comunemente conosciuto come “Sarzafina”. Si tratta di una radice carnosa protagonista invernale delle cucine zagarolesi, dalle spiccate proprietà organolettiche. Ad essa viene dedicata una festa alla fine del mese di gennaio.

Dal 2014 Presidio Slow Food, il famoso biscotto secco a forma di giglio, il “Giglietto” appunto, viene prodotto nella città di Palestrina e di Castel San Pietro Romano. Esso racconta la storia dell’antica famiglia Barberini che dominò Palestrina dal 1630. La forma del giglio, che ricalca lo stemma araldico della Corona francese, ricorda infatti il soggiorno dei Barberini in Francia. Durante le festività natalizie non perdete il Pampepato, un prodotto della tradizione dolciaria fatto di miele, farina e frutta secca.

Lo sapevi che?

Nella frazione di Carchitti, nota anche per la produzione di nocciole, ogni primavera, a maggio, la ‘Sagra delle Fragola’ offre la degustazione di questi dolci e succulenti frutti.

La tradizione culinaria di Castel San Pietro Romano rispecchia quella dell’agro romano e della vicina Palestrina. Facile trovare accanto alla pasta alla carbonara anche gli gnocchetti a “coda de soreca”, pasta fresca fatta di sola acqua e farina a forma di coda di topo, o l’acqua cotta. Questi sono tutti piatti derivati dal carattere rurale della zona e della cucina “povera” di un tempo così ricca di sapori.

Lo sapevi che?

Nessun piatto può definirsi completo senza almeno una goccia di olio extra vergine di oliva che si produce nel territorio dei Monti Prenestini.

Famosa è la produzione della castagna di Cave, oltre a quella di noci e nocciole. L’ultimo fine settimana di ottobre il borgo vecchio ospita la sagra delle castagne durante la quale è possibile degustare i piatti della cucina locale, come gli ‘gnocchetti a sassetto’.

Lo sapevi che?

Sin dai tempi della guerra un piatto povero, ma ricco di gusto, era la ‘Pizza di polenda’, cotta alla brace, che viene arricchita da broccoletti e salsiccia.

Tra i piatti tipici di Tivoli, accanto all’uva pizzutello, al pangiallo, alla scafata e alla pizza cresciuta, trovano posto i ghiozzi: una tipologia di pasta molto amata ed apprezzata e che, una volta all’anno, viene celebrata con una sagra. Simile ai vermicelli, questo tipo di pasta è particolarmente adatta ad assorbire e raccogliere sughi e condimenti del piatto.

Lo sapevi che?

I Ghiozzi nascono a Tivoli Terme, frazione distaccata della Tivoli storica, nata intorno alle sorgenti di acque albule che alimentano una fiorente attività termale. Da qualche anno si tiene una sagra ad essi dedicata: una kermesse gastronomica che riempie di colore la borgata tiburtina.

In tutto il territorio dei Monti prenestini sono fiorenti le colture di uva. In particolare, è famoso il Cesanese di Olevano Romano, un vino che dal 2011 è ufficialmente dop. Le sue caratteristiche organolettiche principali sono il colore rosso rubino con riflessi violacei, il profumo delicato, il sapore secco corposo, morbido e armonico.

Nella cucina di Valmontone a farla da padrone sono soprattutto i primi piatti: la pasta fatta in casa rappresenta sicuramente una delle sue specialità. Gnocchi di patate, il tritello, gli gnocchi ‘a coda de soreca’, il pangiallo, le ‘ciammaruche’ (le lumache) sono solo un assaggio delle tipicità locali.

Lo sapevi che?

Tolerium è una birra artigianale che si produce a Valmontone.

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