La Via dell'Acqua

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Una via che non troverete segnata sulle cartine. Quello attraversato dalla “Via dell’acqua” è un percorso che svela alcune delle ricchezze naturalistiche della Campagna romana: dai piccoli laghi di origine vulcanica dei Castelli romani agli acquedotti che caratterizzano la zona prenestina, fino agli spettacolari giochi d’acqua, naturali e artificiali, formati dalle cascatelle e dalle fontane del territorio tiburtino. A essere proposte sono non solo le attività culturali e i percorsi naturalistici ma anche la possibilità di praticare diverse tipologie di sport, dai più tradizionali a quelli più estremi.

I Comuni

LA STORIA

Una parte del territorio di Zagarolo coincide con il luogo dove anticamente sorgeva il Lago Regillo.
Le sue rive sono state teatro, sul finire del V secolo a.C., della battaglia combattuta dai Romani contro i Latini. Qui, decisiva fu la vittoria di Roma per riaffermare del primato nel Lazio.

Lo sapevi che?

Il lago di Mondo si trova nella Tenuta della famiglia Pallavicini. In questa cornice naturale è possibile oggi praticare uno sport acquatico come il Wakeboard.

A Gallicano nel Lazio, il percorso del Parco degli Acquedotti è caratterizzato da stupefacenti canyon scavati nel tufo e da numerosi piccoli corsi d’acqua che attraversano il territorio, con ponti e acquedotti risalenti all’epoca romana. Sono quattro i grandi acquedotti romani che attraversano le campagne di Gallicano: l’Anius Vetus, l’Aqua Marcia, l’Aqua Claudia e l’Anius Novus.

Lo sapevi che?

All’interno del percorso del Parco degli Acquedotti di Gallicano nel Lazio si inserisce anche la Tenuta di Passerano che con il suo antico castello medievale, arroccato su poggio tufaceo, domina dall’alto tutto il territorio a esso circostante.

Tra il territorio di San Gregorio da Sassola e Gallicano nel Lazio è possibile ammirare il Ponte della Mola, o Ponte degli Arci, costruito per l’Anio Vetus. Il Ponte Sant’Antonio rappresenta invece la grandiosa struttura costruita per l’Anio Novus, mentre il Ponte San Pietro appartiene all’acquedotto dell’Aqua Marcia.

La magnifica Villa d’Este viene progettata e costruita a partire dalla metà del Cinquecento per volere di Ippolito II d’Este. Il meraviglioso giardino all’italiana è costellato di giochi d’acqua e scenografiche fontane. Tra le attrazioni degne di nota del giardino c’è la fontana dell’Organo, che deve il nome all’organo idraulico presente al suo interno.

Lo sapevi che?

A pochi passi da Villa D’Este, la Villa Gregoriana, voluta da papa Gregorio XVI a seguito della deviazione del corso dell’Aniene, rappresenta un monumento naturale, un parco fatto di boschi, grotte naturali, una grandiosa cascata e affascinanti testimonianze archeologiche del passato.

La città di Nemi si affaccia sull’omonimo lago di origine vulcanica. Sulle sue rive sorge un antico tempio dedicato a Diana e circondato da un bosco sacro.
Altrettanto importante è l’Emissario del lago, opera idraulico-ingegneristica fatta risalire già al VI secolo a.C.

Lo sapevi che?

Sulle rive del lago sorge il Museo Archeologico delle Navi, che custodisce i resti di due gigantesche navi romane appartenute all’imperatore Caligola (37-41 a.C.) recuperate nelle acque del lago negli anni Trenta del Novecento.

Secondo la tradizione, il nome di Albano deriva da quello di Albalonga, la mitica città fondata da Ascanio, figlio di Enea, e narrata nell’Eneide di Virgilio. Il cratere di un antico vulcano spento è sede dell’omonimo lago, anche chiamato di Castel Gandolfo.

Lo sapevi che?

Albano è sede del Museo Civico, ospitato nella Villa Ferrajoli, che mostra importanti reperti archeologici rinvenuti nel territorio. Albano è sede di antiche catacombe cristiane e della tomba degli Orazi e dei Curiazi, protagonisti della lotta tra Roma e Albalonga.

La città di Castel Gandolfo è nota per la residenza estiva del pontefice che con il suo palazzo domina il lago dall’alto.

Lo sapevi che?

Sulla riva settentrionale del lago è collocato il villaggio detto “delle Macine”, un insediamento palafitticolo risalente all’Età del bronzo.

Situato a metà strada fra le alture dei colli Albani e quelle calcaree dei monti Lepini, il lago vulcanico di Giulianello, immerso nel verde dei boschi, è considerato monumento naturale d’eccellenza per la presenza di numerose specie di uccelli, tra cui gli aironi, e di varietà di pesci.

Lo sapevi che?

Sul colle della Coedra sovrastante il lago si annoverano i resti di un insediamento protourbano tra i più estesi del Lazio protostorico, sorto nel IX secolo a.C. e abbandonato alla fine del VI secolo a.C.

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